Breve glossario per bibliofili

Di seguito un breve glossario contenente i termini specifici più utili per addentrarsi sempre più nel mondo dei libri antichi e della bibliofilia.

É infatti molto importante, per chi si avvicina al mondo dell’antiquariato librario, conoscerne la terminologia tecnica al fine di non trovarsi impreparati e di poter cogliere appieno il significato di una scheda bibliografia.
Mancano certamente alcuni termini, ma sono riportati i più comuni.

Termini in ordine alfabetico:

ACEFALO: Manoscritto (a volte riferito anche a un tomo) mutilo delle prime e/o delle ultime carte
ANASTATICA: Riproduzione, ristampa, fedele all’originale. Le prime tecniche di riproduzione anastatica erano di tipo litografico
ANTIPORTA: Pagina precedente il frontespizio, solitamente calcografica, e con indicazione del solo titolo dell’opera
BARBE: Parte irregolare ed arricciata del margine della carta, specialmente quella uso mano, in mancanza di un taglio regolare
BROSSURA: Tipo di rilegatura composta da un semplice foglio di carta, spesso recante indicazioni bibliografiche
BRUNITURA: Arrossamento, o inscurimento, omogeneo di una pagina, in corrispondenza del testo stampato
CAPOLETTERA: Lettera iniziale di un capitolo (sovente anche di un paragrafo), spesso decorata e/o incisa
CAPITELLO: Cucitura in seta, cotone ed altri materiali a sostegno delle estremità dei dorsi (vedi “cuffia”)
CERNIERA: Nella rilegatura, la parte concava congiuntiva tra i piatti ed il dorso
CHIOSA: Glossa, annotazione a margine del testo (può essere editoriale o manoscritta)
COEVO: Contemporaneo, parte di un libro della stessa epoca delle altri parti (es. rilegatura coeva, ossia contemporanea all’edizione)
COLOPHON: Solitamente presente negli incunaboli e nei testi del XVI secolo, insieme delle indicazioni tipo-bibliografiche di un volume, solitamente posto nell’ultima pagina stampata di un volume
CUCITURA: Operazione legatoria che prevede il legare insieme i vari fascicoli componenti il libro per mezzo di fili in refe od altri materiali
CUFFIA: Dorso interno della rilegatura, parte arrotondata del volume che sta tra i due piatti e ricopre la cucitura del fascicoli
DEDICATORIA: Dedica che l’autore del libro rivolge spesso a personaggi influenti dell’epoca
EDIZIONE: Pubblicazione a scopo divulgativo di un’opera in forma scritta
EX LIBRIS: Annotazione manoscritta, stampata o applicata che indica chi sia possessore di un libro
FASCICOLO: Insieme di fogli (solitamente quattro, ossia quaderno, o cinque, quinterno) ripiegati insieme per essere cuciti
FERMAGLIO: Chiusura, solitamente in metallo, per i libri – specialmente di carattere religioso, che va ad essere applicata al piatto e al retro, gancetto
FILIGRANA: Marchio identificativo di un tipo di carta sotto forma di disegno visibile solo in controluce
FINALE: Piccola illustrazione ornata e/o incisa posta a fine capitolo, sovente a fine paragrafo
FIORITURA: Piccola macchia, solitamente dovuta ad ossidazione, presente sulla carta
FORMATO: Dimensione che prende il libro a seconda del numero di pieghe di un foglio per formare i fascicoli (in-folio, dai 38 cm in su; in 4°, dai 28 ai 38 cm; in 8°, dai 20 ai 28 cm; in 16°, dai 15 ai 20 cm; in 24°, dai 10 ai 15 cm; in 32°, dai 10 cm in giù)
FREGIO: Piccolo ornamento, spesso calcografico, posto a inizio capitolo, sovente ad inizio paragrafo
FRONTESPIZIO: Pagina ove sono riportate tutte le indicazione bibliografiche dell’opera (titolo, autore, editore/stampatore, luogo e anno di stampa, permesso di stampa), di solito la prima o quella seguente all’antiporta e spesso corredata della marca tipografica dello stampatore
GORA: Spesso d’acqua, alone che lascia la sua traccia sulle pagine e a volte sulla legatura
IMPRIMATUR: Licenza di stampare l’opera rilasciata dalla censura ecclesiastica
INCUNABOLO: Opera a stampa canonicamente delimitata tra gli anni 1453 e 1500 compreso (vi sono alcune altre differenze “tipografiche” per distinguere gli incunaboli, vedasi articolo L’importanza fondamentale del frontespizio nel blog)
INTONSO: Libro i cui fogli ripiegati non siano stati tagliati per separare le pagine
LEGATURA: Tecnica del legare insieme i vari fascicoli che vanno a formare il libro e la successiva ri-legatura che consente di dare una forma compiuta e solida al libro stesso; la parte esterna e visibile di un libro chiuso
MARGINE: Parte della pagina non stampata, esterna al testo
MARCA TIPOGRAFICA: Simbolo identificativo di uno stampatore, spesso inciso, posto solitamente al frontespizio e/o all’ultima pagina di un libro
MEZZA-…: (es. mezza pelle, mezza tela, mezza pergamena, ecc.) Rilegatura in cui il dorso e, a volte, gli angoli esteri dei piatti, è di materiale più pregiato rispetto ai rivestimenti dei piatti
NERVO: Supporti, spesso in corda, legatori alla cucitura dei fascicoli, a volte “a vista” ossia visibili anche dopo aver rivestito il libro
OCCHIETTO: Pagina precedente antiporta e frontespizio dove viene riportato il solo titolo dell’opera, spesso abbreviato rispetto al frontespizio
PIATTO: Parte anteriore e posteriore (talvolta chiamata retro) della rilegatura
RIFILATURA: Taglio dei margini esterni e bianchi della pagina, per eliminare le barbe e talvolta per “livellare” le pagine di testo ad un rilegatura successiva
SEGNATURA: Serie di lettere e numeri, posti sul margine inferiore delle carte, che vanno ad identificare l’esatto numero dei fogli e dei fascicoli. L’ “indice” della segnatura in cui viene esplicato quali lettere e numeri sono stati utilizzati è posto a fine libro, e prende il nome di “registro”
SGUARDIA: Prima vera e propria pagina, non numerata, applicata ai piatti della rilegatura
SOVRACCOPERTA: Pagina di rivestimento, a volte illustrata e riportante il titolo, che ricopre la rilegatura
TAGLIO: Parte visibile dei margini non cuciti dei fogli, visibile a libro chiuso
TASSELLO: Applicazione, di solito di materiale diverso, al dorso di una rilegatura sulla quale spesso sono impressi titolo e autore dell’opera
TAVOLA: Pagina interamente occupata da una illustrazione, nei libri antichi incisa

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