Annibal CARO – Le più belle pagine di Annibal Caro – 1923

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Descrizione

Annibal CARO – Le più belle pagine di Annibal Caro scelte da Francesco Pastonchi – 1923. Fratelli Treves editori – Milano; tela con titoli dorati impressi al piatto e al dorso; 16°, cm 16,3; 1.vol; pagg. IV 332; ottimo esemplare; ritratto b/n dell’Autore all’antiporta applicato a mano. Annibale Caro (Civitanova Marche, 6 giugno 1507 – Frascati, 17 novembre 1566) è stato un traduttore, drammaturgo, poeta e numismatico italiano.Si formò sotto la guida dell’umanista Rodolfo Iracinto, prima di trasferirsi a Firenze per completare i suoi studi sugli scritti antichi assieme a Benedetto Varchi.Nel 1530 si mise al servizio di Giovanni Gaddi, dapprima a Roma e poi a Napoli, frequentando le accademie delle Virtù e dei Vignaioli e partecipando alla accademia della nuova poesia che si proponeva di realizzare versi sia in lingua latina sia in lingua italiana. Durante il suo soggiorno partenopeo conobbe pensatori quali Bernardino Telesio e Bernardo Tasso.Fu segretario dal 1543 di Pier Luigi Farnese, primo duca di Parma e di Piacenza, finché questi non fu assassinato a Piacenza nel 1547. In seguito, per intercessione, dei Cardinali Ranuccio Farnese e Alessandro Farnese, fratelli del duca, gli fu riconosciuto nel 1555 il cavalierato dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme e, con bolla papale, gli fu affidata la Commenda dei SS. Giovanni e Vittore in Selva a Montefiascone.Nel 1557 ebbe un’aspra polemica con Lodovico Castelvetro.Rimase al servizio del cardinale Alessandro Farnese dal 1548 al 1563, al quale suggerì i soggetti per gli affreschi del Palazzo Farnese di Caprarola. è sepolto a Roma nella chiesa di San Lorenzo in Damaso; la tomba è ornata da un busto di Giovanni Antonio Dosio.