ARISTOTELE – Retorica – 1972

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15.50

Descrizione

ARISTOTELE – Retorica a cura di Antonio Pieretti – 1972. Minerva italica, Bergamo; brossura editoriale figurata con titoli al piatto e al dorso; 8°, cm 21; 1.vol; pagg. 139; ottimo esemplare; prima edizione; firma d’appartenenza al piatto della legatura. Aristotele definisce la retorica come (I, 2, 1355b). Tale capacità è sua peculiare, e la differenzia dalle altre technai, le quali si occupano sì di persuadere un pubblico, ma unicamente riguardo agli argomenti specifici di cui trattano. Diversamente da quanto affermava Platone nel Gorgia, Aristotele dunque attribuisce alla retorica il titolo di techne, più precisamente l’unica techne in grado di produrre persuasione (pythanon) riguardo a qual si voglia argomento proposto.[4] Oggetto della retorica non è la aletheia (verità), ma l’eikòs (possibile, verisimile), ovvero ciò che è valido nella maggior parte dei casi, relativamente a tutto ciò che ammette una situazione differente dalla tesi sostenuta (1357b).