Bernard BERENSON – I Pittori Italiani del Rinascimento – 1957

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Descrizione

Bernard BERENSON – I Pittori Italiani del Rinascimento – 1957. Sansoni, Firenze / Phaidon press, London; tela con titoli dorati inquadrati impressi al dorso e sovraccoperta con immagine applicata; 8°, cm 27; 1.vol; pagg. XV 220; lievissime tracce d’uso, nel complesso ottimo esemplare; 400 ill. b/n stampate su carta patinata e 16 tavv. a colori applicate a mano f.t.. Bernard Berenson, nato Bernhard Valvrojenski (Butrimonys, 26 giugno 1865 – Firenze, 6 ottobre 1959), è stato uno storico dell’arte statunitense. Contribuì alla definizione dell’Italia in generale e di Firenze in particolare come culla dell’arte. lo studio dell’opera d’arte non si deve limitare allo studio soggettivo del singolo conoscitore ma deve essere arricchito con una serie di materiali.Berenson distingueva, in un’opera d’arte, l’elemento decorativo da quello illustrativo, e mentre il primo rappresenta la forma, la materia pittorica e il modellato, il secondo esprime il valore rappresentato dall’oggetto in funzione del contesto storico-culturale e delle inclinazioni mentali, sentimentali del soggetto.[1]La grande importanza di Berenson risiede soprattutto nei canoni critici da lui proposti nei lavori intitolati Pittori fiorentini (1896) e Pittori italiani del Rinascimento (1932), basati sul riconoscimento nell’opera d’arte di valori tattili e di valori di movimento.Lo studio di Berenson riguardo alle attribuzioni si basava sui piccoli dettagli che l’opera contiene. Per questo sosteneva che ci sono una serie di particolari anatomici che aiutano a distinguere un dato artista da un altro, poiché in queste piccolezze l’artista segue di meno le caratteristiche formali del tempo per dare più spazio alla propria soggettività. In questo modo ne risulta che gli elementi che si possono prendere in considerazione per la ricerca artistica sono i capelli, le mani, i piedi e le ambientazioni naturali.