Emmanuele KANT – Critica della ragion pratica – 1947

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Descrizione

Emmanuele KANT – Critica della ragion pratica tradotta da Francesco Capra – 1947. Gius. Laterza & figli tipografi-editori-librai, Bari; brossura editoriale decorata con titoli al piatto e al dorso; 8°, cm 21,8; 1.vol; pagg. VII 198; sottolineature e glosse a matita, nel complesso ottimo esemplare; sesta edizione. Immanuel Kant (Konigsberg, 22 aprile 1724 – Konigsberg, 12 febbraio 1804) è stato un filosofo tedesco. Fu uno dei più importanti esponenti dell’illuminismo tedesco, e anticipatore – nella fase finale della sua speculazione – degli elementi fondanti della filosofia idealistica.Uno dei principali contributi della dottrina kantiana è l’aver superato la metafisica dogmatica operando una rivoluzione filosofica tramite una critica della ragione che determina le condizioni e i limiti delle capacità conoscitive dell’uomo nell’ambito teoretico, pratico ed estetico.La Critica della ragion pura, pubblicata nel 1781, definisce il metodo del filosofare a cui Kant si atterrà anche nelle due opere successive (Critica della ragion pratica e Critica del giudizio), come pure in altri lavori posteriori. La sua attività di pensatore riguarda prevalentemente la gnoseologia, l’etica e l’arte, ma ebbe in gioventù anche interessi scientifici, che coltivò sino al 1760.L’ipotesi cosmogonica della nebulosa primitiva, esposta nel 1755 nella Storia universale della natura e teoria del cielo (che egli desunse da Buffon), ebbe molta fortuna e gli diede fama anche nel campo dell’astronomia. Essa fu enunciata proprio da Laplace che la rielaborò e la rilanciò nel 1796 in Esposizione del sistema del mondo.