Giordano BRUNO – In tristitia hilaris, in hilaritate tristis – 1922

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Descrizione

Giordano BRUNO – In tristitia hilaris, in hilaritate tristis a cura di Erminio Troilo con xilografie di Gino Barbieri – 1922. A. F. Formiggini editore, Roma; brossura editoriale figurata con titoli al piatto e al dorso; 8°, cm 21,3; 1.vol; pagg. XXVI 194; ottimo esemplare intonso; numerose ill. e tavv. b/n n.t.. Giordano Bruno, nato Filippo Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore, e frate domenicano italiano.Tra i punti chiave della sua concezione filosofica – che fondeva materialismo antico, averroismo, lullismo, neoplatonismo, arti mnemoniche, influssi ebraici e cabalistici – la pluralità dei mondi, l’unità della sostanza, l’infinità dell’universo ed il rifiuto della transustanziazione. Con notevoli prestiti da Nicola Cusano, Giordano Bruno elabora una nuova teologia dove Dio è intelletto creatore e ordinatore di tutto ciò che è in natura, ma egli è nello stesso tempo Natura stessa divinizzata, in un’inscindibile unità panteistica di pensiero e materia. Per queste convinzioni, giudicate eretiche, fu condannato al rogo dall’Inquisizione della Chiesa romana.