Giuseppe FIOCCO – Giorgione – 1941

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Descrizione

Giuseppe FIOCCO – Giorgione mit 144 bildern und 2 farbtafeln – 1941. Casa editrice Mediterranea/J. P. Toth Verlag, Roma/Hamburg; Tela editoriale con titoli su piatto e dorso; 8°, cm 25.5; 1.vol; Pagg 144; Tracce d’uso alla rilegatura, nel complesso un buon esemplare; Ricco di numerose tavole in b/n.. Nato a Giacciano (Rovigo) il 16 novembre 1884, dopo la laurea in legge conseguita a Roma nel 1904, Giuseppe Fiocco si dedica alla storia dell’arte laureandosi nel 1908 a Bologna con il professor I. B. Supino. Si perfeziona quindi alla scuola di storia dell’arte dell’Università di Roma diretta da Adolfo Venturi, dove ottiene il diploma nel 1911.Importanti per la sua formazione furono i viaggi in Austria, Svizzera e Germania, che gli permisero di conoscere a Monaco di Baviera le opere degli impressionisti nella collezione von Nemes. Ottenuta nel 1918 la libera docenza, l’anno seguente vinse il concorso per le soprintendenze e fu destinato alle Gallerie di Venezia, dove rimase fino al 1925, quando fu trasferito alla soprintendenza di Firenze. Durante questo periodo si prodigò in favore della salvaguardia del patrimonio artistico e del recupero delle opere d’arte disperse a causa della guerra.Nel 1926 vinse il concorso per la cattedra di storia dell’arte all’università di Pisa; nello stesso anno venne trasferito all’università di Firenze, quindi nel 1929 a Padova.Il suo proverbiale carattere scanzonato gli causò l’arresto alla fine del 1944, per aver pronunciato frasi contro la Repubblica Sociale Italiana.Nel 1947 venne chiamato a presiedere il comitato direttivo della rivista Arte Veneta e fu accolto nell’Accademia dei Lincei e, negli anni seguenti, in numerose altre accademie d’Italia, compresa quella di San Luca a Roma.A partire dal 1954 profuse gran parte delle sue energie nell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini a Venezia, di cui fu nominato direttore. Egli ne fece un punto di riferimento internazionale per le ricerche sull’arte veneta, con la pubblicazione di cataloghi dei musei veneti, l’allestimento di mostre e la creazione di una biblioteca e di una fototeca. Alla biblioteca, vanto dell’Istituto, Fiocco donò in più riprese quasi 7.000 tra libri, opuscoli e cataloghi, provenienti dalla sua biblioteca personale. Anche l’imponente raccolta di disegni da lui riunita pervenne alla Fondazione Cini: un centinaio di questi fogli vennero presentati al pubblico nel 1955, nella prima delle numerose mostre dedicate dalla Fondazione Cini alla grafica.Morì nella sua casa di Padova il 5 ottobre 1971.Dotato di straordinario intuito e di memoria prodigiosa, Fiocco svolse un’intensa opera di recupero e rivalutazione critica dell’arte veneta dal Rinascimento al Settecento. Convinto assertore dell’idea che la storia dell’arte fosse un aspetto della più ampia storia della cultura, nei suoi studi diede largo spazio alla ricostruzione del tessuto storico del periodo o dell’artista che andava studiando.