Massimo ALBERINI / Michele SAVONAROLA – De tutte le Cose che se manzano comunemente / Breve storia di Michele Savonarola – 1991

32.50

Descrizione

Massimo ALBERINI/Michele SAVONAROLA – Libreto delo Eccellentissimo physico Maistro Michele Savonarola De tutte le Cose che se manzano comunemente / Breve storia di Michele Savonarola seguita da un Compendio del suo Libreto de tutte le cosse che se manzano con una nota di Nemo Cuoghi – 1991. Editoriale Programma – Padova; brossura editoriale e contenitore in cartone rigido con titoli al piatto e al dorso; 8°, cm 21,5; 2 voll.; Pagg. 125; cc.63; ottimo esemplare; Con 7 tavv. a colori.. ristampa anastatica dell’edizione veneziana Benagli del 1515.Giovanni Michele Savonarola (Padova, 1385 – 1468) è stato un medico, umanista e scienziato italiano.Medico tra i più famosi del Quattrocento, fu professore all’Università di Padova e all’Università di Ferrara.Scrittore fecondissimo, tra le sue opere spicca per importanza la Pratica Maior (Pratica de egritudinibus a capite usque ad pedes) che, come dice il titolo, racchiudeva tutto lo scibile di allora inerente alla medicina dalla testa ai piedi, ed era anche ricca di interessanti osservazioni derivanti dall’esperienza pratica.Un’altra opera fondamentale è il trattatello in volgare De regimine pregnantibus et noviter natorum usque ad septennium, uno dei primi studi scientifici moderni sulla pediatria e la puericultura. Con l’avvento della stampa le sue opere crebbero in diffusione, e furono determinanti fino alla metà del Cinquecento (tanto che le frasi latine con cui Callimaco si spaccia per medico nella Mandragola di Niccolò Machiavelli sono estrapolate dalla Pratica Maior e dal De urinis).Medico naturalista saldamente legato alla tradizione intellettuale padovana, egli è il continuatore dell’indirizzo naturalistico di Pietro d’Abano. Studioso delle Terme di Abano, scrisse: De Balneis Thermis naturalibus, ne distillò le acque, che trovò sulfuree con qualche porzione di calce ed allume, ne descrisse le proprietà e raccontò della molta gente che le frequentava.