Matteo M. BOIARDO – Orlando innamorato – 1926

25.00

Descrizione

Matteo M. BOIARDO – Orlando innamorato – 1926. Adriano Salani editore, Firenze; tela con titoli e fregi dorati impressi al piatto e al dorso; 16°, cm 16; 2 voll.; pagg. 520; 538; lievissime tracce d’uso, nel complesso ottimo esemplare; ritratto dell’Autore b/n alle antiporte su carta patinata; firma d’appartenenza ai frontespizi. Matteo Maria Boiardo (Scandiano, 1441 – Reggio nell’Emilia, 19 dicembre 1494) è stato un poeta e letterato italiano.Matteo Maria Boiardo apparteneva alla famiglia dei conti di Scandiano, collegati al ducato di Ferrara. Quando, a dieci anni, rimase orfano, fu accolto ed educato alla corte di Ercole I. A vent’anni assunse il governo del feudo di Scandiano, e in seguito ricevette numerosi incarichi di notevole responsabilità, come il governatorato di Modena (1480-1483) e quello di Reggio Emilia (dal 1487 fino alla morte avvenuta nel 1494).L’ambiente ferrarese era nel Quattrocento uno dei principali centri della cultura umanistica. Boiardo (nipote del poeta e umanista Tito Vespasiano Strozzi), assimilò l’amore per la letteratura classica e, oltre a tradurre opere latine (di Cornelio Nepote e Apuleio) e greche (Erodoto, Senofonte), si dedicò alla composizione di testi poetici sia in latino sia in volgare.Tra le opere latine sono da notare i Carmina de laudibus Estensium (1463) di chiaro intento encomiastico, e Pastoralia, egloghe ispirate alle Bucoliche di Virgilio.Sviluppò temi bucolici anche in volgare nella raccolta Pastorale; scrisse inoltre la commedia Timone, derivata da un dialogo di Luciano di Samosata.Le opere più importanti sono la raccolta di liriche (prevalentemente sonetti e canzoni) Amorum libri tres, ispirata dall’amore per la nobildonna reggiana Antonia Caprara, e il poema cavalleresco Orlando innamorato.