REGNAULT Emile – La Dauphine Marie-Josèphe de Saxe – 1875

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Descrizione

REGNAULT Emile – La Dauphine Marie-Josèphe de Saxe, mère de Louis XVI Par le P. Emile Régnault de la Compagnie de Jésus – 1875. Paris – Lyon, Librairie Jacques Lecoffre (Lecoffre fils et C.ie, successeurs); Imitlin con lostesso fregio impresso e dorato sui due piatti; al dorso fregi e titolo dorati. Taglio a spruzzo e risguardi giallo vivace; cm. 18,2 x 10,8; 1 volume; 324 complessive; Molto buono, con alcune fioriture; Scritto in francese su una colonna. Marca tip. sul front con la scritta: Sois l’auxiliaire de la verité. Alcune fioriture. VII, 1pb, 315pp, 1pb. Maria Giuseppina di Sassonia (Maria Josepha Karolina Eleonore Franziska Xaveria von Sachsen; Dresda, 1731 – Parigi, 1767), fu Delfina e madre di tre re di Francia: suo figlio Luigi XVI morì ghigliottinato durante la Rivoluzione Francese, come la sua figlia minore. Figlia del re Augusto III di Polonia e di Maria Giuseppa d’Austria, andò sposa nel 1747 al delfino di Francia Luigi Ferdinando di Borbone-Francia, figlio ed erede di Luigi XV di Francia e già vedovo di Maria Teresa Raffaella di Spagna. Il ricordo doloroso della prima moglie aveva impedito per un po’ la consumazione del matrimonio ma Maria Giuseppina si dimostrò molto discreta e comprensiva e, successivamente, la famiglia reale crebbe numerosa: al marito diede otto figli. Maria Giuseppina era molto attaccata al figlio maggiore Luigi, il duca di Borgogna che soleva chiamare chou d’amour. Questa predilezione influì sulla formazione dell’altro suo figlio Luigi Augusto, che si sentì per tutta la vita in un permanente stato di inferiorità. Quando nel 1761 il prediletto morì, per la madre la perdita fu incolmabile e non lo nascose mai a Luigi Augusto, che ora si ritrovava delfino di Francia. A Luigi XV sarebbe quindi succeduto direttamente l’impacciato e insicuro nipote Luigi Augusto, il futuro Luigi XVI. In 15 anni di matrimonio Maria Giuseppina, orgogliosa inoltre del proprio ruolo di delfina e madre del futuro re, non mancò mai di esternare il suo attaccamento nei confronti della Francia. Morì nel 1767. I suoi gioielli, del valore, stimato all’epoca, di due milioni di livres, furono poi donati alla futura nuora Maria Antonietta.