VIRGILIO – Il fiore delle georgiche – 1942

180.00

Descrizione

VIRGILIO – Il fiore delle georgiche nella traduzione di Salvatore Quasimodo – 1942. Edizioni della Conchiglia; mezza similpelle con titoli dorati impressi al dorso, piatti in cartone marmorizzato, contenitore in cartone rigido e segnalibro in tessuto; 4°, 31,5 cm; 1.vol; pagg. 130; ottimo esemplare; Marini è uno scultore italiano (Pistoia 1901 – Viareggio 1980). Mosso da un’esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del Novecento, se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi a più arcaici esempî, soprattutto all’arte egiziana ed etrusca. Quasìmodo è un poeta italiano (Modica 1901 – Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Marini, con suoi disegni, compì una serie di incursioni felici nella tradizione moderna del libro d’arte, in seno alla quale l’artista ha dato prove illustri, a cominciare da questo Fiore delle Georgiche che negli anni difficili, 1942, ma già preannuncianti i decenni più straordinari del suo lavoro, nasceva dalla collaborazione con Salvatore Quasimodo e con le edizioni della Conchiglia.. Marini è uno scultore italiano (Pistoia 1901 – Viareggio 1980). Mosso da un’esperienza classica, in qualche modo affine alla tendenza del Novecento, se ne andò poi distaccando, per ricollegarsi a più arcaici esempî, soprattutto all’arte egiziana ed etrusca. Quasìmodo è un poeta italiano (Modica 1901 – Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Marini, con suoi disegni, compì una serie di incursioni felici nella tradizione moderna del libro d’arte, in seno alla quale l’artista ha dato prove illustri, a cominciare da questo Fiore delle Georgiche che negli anni difficili, 1942, ma già preannuncianti i decenni più straordinari del suo lavoro, nasceva dalla collaborazione con Salvatore Quasimodo e con le edizioni della Conchiglia.