CESAROTTI Melchiorre – La ILIADE di Omero – 1802 / 1809

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Descrizione

CESAROTTI Melchiorre – La ILIADE di Omero – 1802 – 1809. Pisa, dalla Tipografia della Società Letteraria; Cartone marmorizzato con pelle al dorso, su cui insistono fregi e titolo dorati; rilegature piuttosto compromesse; cm. 20,2×13; 4 volumi; 1440 complessive; Buono, con qualche fioritura o brunitura e rilegature con evidenti tracce d’uso; Melchiorre Cesarotti fu un letterato (Padova 1730 – Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato allievo, poi precettore di famiglie patrizie a Venezia, fu infine dal 1768 prof. di lettere ebraiche e greche nell’univ. di Padova. Fra l’altro compose un rifacimento in versi sciolti dell’Iliade, pubblicato con il titolo La morte di Ettore (in Opere, VI-IX). Quest’ultima, come afferma il C. nel Ragionamento storico-critico all’Iliade, non è una traduzione, né un’imitazione, ma una riforma e una rigenerazione dell’Iliade. Per il C. infatti tradurre significava rendere perfette e adatte ai tempi opere scritte nel passato; egli pertanto traduce l’Iliade per dimostrare che Omero, considerando il tempo in cui ha scritto, non poteva fare opera migliore; ma ormai, dopo tanti secoli, non si può pretendere che rimangano validi i canoni da essa espressi. Mentre nella traduzione in prosa il C. vuol far conoscere Omero in tutti i suoi aspetti, e realizza pertanto una traduzione letterale, nel rifacimento in versi vuol far gustare Omero nelle sue bellezze eterne, eliminando la parte legata al tempo, riscrivendo cioè il testo come l’avrebbe fatto Omero nel SettecentoQuesta rielaborazione dell’Iliade del C., in linea con tutta la sua polemica anticlassicista, fu oggetto di severe critiche, soprattutto dalla posteriore critica romantica, che vi scorgeva una grave insensibilità storicistica e una conseguente distorsione interpretativa. La traduzione in prosa invece, che può considerarsi il maggiore lavoro di critica realizzato dal C., ha il pregio di costituire una vera e propria enciclopedia omerica, per la notevole messe di osservazioni, dissertazioni critiche ed erudite, notizie su leggi, costumi, consuetudini, riti che contiene.. Melchiorre Cesarotti fu un letterato (Padova 1730 – Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato allievo, poi precettore di famiglie patrizie a Venezia, fu infine dal 1768 prof. di lettere ebraiche e greche nell’univ. di Padova. Fra l’altro compose un rifacimento in versi sciolti dell’Iliade, pubblicato con il titolo La morte di Ettore (in Opere, VI-IX). Quest’ultima, come afferma il C. nel Ragionamento storico-critico all’Iliade, non è una traduzione, né un’imitazione, ma una riforma e una rigenerazione dell’Iliade. Per il C. infatti tradurre significava rendere perfette e adatte ai tempi opere scritte nel passato; egli pertanto traduce l’Iliade per dimostrare che Omero, considerando il tempo in cui ha scritto, non poteva fare opera migliore; ma ormai, dopo tanti secoli, non si può pretendere che rimangano validi i canoni da essa espressi. Mentre nella traduzione in prosa il C. vuol far conoscere Omero in tutti i suoi aspetti, e realizza pertanto una traduzione letterale, nel rifacimento in versi vuol far gustare Omero nelle sue bellezze eterne, eliminando la parte legata al tempo, riscrivendo cioè il testo come l’avrebbe fatto Omero nel SettecentoQuesta rielaborazione dell’Iliade del C., in linea con tutta la sua polemica anticlassicista, fu oggetto di severe critiche, soprattutto dalla posteriore critica romantica, che vi scorgeva una grave insensibilità storicistica e una conseguente distorsione interpretativa. La traduzione in prosa invece, che può considerarsi il maggiore lavoro di critica realizzato dal C., ha il pregio di costituire una vera e propria enciclopedia omerica, per la notevole messe di osservazioni, dissertazioni critiche ed erudite, notizie su leggi, costumi, consuetudini, riti che contiene.