CESAROTTI Melchiorre – Le OPERE di DEMOSTENE tradotte ed illustrate – 1807

219.50

Descrizione

CESAROTTI Melchiorre – Le OPERE di DEMOSTENE tradotte ed illustrate – 1807. Firenze, presso Molini, Landi, E Comp.; Cartone marmorizzato con pelle al dorso su cui insistono il titolo inquadrato e fregi dorati. Notevoli tracce d’uso; cm. 20×13; 6 volumi; 2432 complessive; Buono, con bruniture e fioriture diffuse e tracce d’uso alla rilegatura; Cesarotti M. (Padova 1730 – Selvazzano Dentro 1808) è stato un poeta e scrittore italiano; fu anche professore di lingua greca ed ebraica presso l’Università di Padova. Demòstene fu un uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. – 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l’espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso un’intensa attività oratoria (Filippiche, 350-341; Olintiache, 349-348; Per la pace, 346) e diplomatico-militare (promozione di leghe fra le città greche). Già nel 3° sec. a. C. si era venuta elaborando una biografia romanzata di D., che al tempo di Cicerone fu considerato il retore per eccellenza. Studiato e commentato da Didimo, Cecilio, Dionisio di Alicarnasso, venne presto a fissarsi la caratteristica della sua oratoria: l’impressionante abilità e capacità di trasfondere la passione nel discorso, con una struttura tecnica dell’oratoria che si risolve in purissima euritmia. Cesarotti M. (Padova 1730 – Selvazzano Dentro 1808) è stato un poeta e scrittore italiano; fu anche professore di lingua greca ed ebraica presso l’Università di Padova. Demòstene fu un uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. – 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l’espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso un’intensa attività oratoria (Filippiche, 350-341; Olintiache, 349-348; Per la pace, 346) e diplomatico-militare (promozione di leghe fra le città greche). Già nel 3° sec. a. C. si era venuta elaborando una biografia romanzata di D., che al tempo di Cicerone fu considerato il retore per eccellenza. Studiato e commentato da Didimo, Cecilio, Dionisio di Alicarnasso, venne presto a fissarsi la caratteristica della sua oratoria: l’impressionante abilità e capacità di trasfondere la passione nel discorso, con una struttura tecnica dell’oratoria che si risolve in purissima euritmia