CONFALONIERI Giulio – Guida alla musica – 1950 / 1953

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32.50

Descrizione

CONFALONIERI Giulio – Guida alla musica ; illustrazioni di U. Sgarzi – 1950 – 1953. Milano : Casa Editrice Academia; Tela con titolo inquadrato su un tassello e in caratteri dorati al dorso; cm. 22,2 x 14,2; 2 volumi; 1424 complessive; Buono, con tracce d’uso e del tempo; L’influenza del Confalonieri (1896-1972) sulla cultura musicale italiana è stata grandissima. La rinascita dell’arte di Cherubini – che agli inizi degli anni Cinquanta era ancora ignorata fra noi, e che oggi è diffusa in Italia e nel mondo, con esecuzioni frequentissime – gli appartiene per intero: la grande biografia critica pubblicata nel 1948 non soltanto valse ad illuminare l’enigmatica figura umana di Cherubini; ma, con analisi musicologiche penetrantissime, ne sottopose all’attenzione degli studiosi, i capolavori, del genere sacro e del genere teatrale. Ma quel libro attestava anche le virtù di grande scrittore del C.: non per nulla, nel 1948-49, esso ebbe il riconoscimento d’un premio specificamente letterario come il Bagutta. Venne poi la Storia della musica che, sdegnando i tradizionali criteri di compilazione, affrontò gli autori e lo svolgimento dei periodi con l’autenticità che derivava al C . da indagini e accostamenti diretti. In tale opera, i due capitoli su Schubert e su Rossini, fra gli altri, assumono la validità eccezionale che è propria delle riscoperte. L’infaticabile attività del C. si fece sentire su tutta la rubricistica musicale italiana, in quotidiani e periodici. Al suo esempio si deve se, nelle manifestazioni migliori, i rubricisti d’oggi mirano ad evitare la freddezza accademica, per cercar di congiungere gli apporti della musicologia con la freschezza dello stile.. L’influenza del Confalonieri (1896-1972) sulla cultura musicale italiana è stata grandissima. La rinascita dell’arte di Cherubini – che agli inizi degli anni Cinquanta era ancora ignorata fra noi, e che oggi è diffusa in Italia e nel mondo, con esecuzioni frequentissime – gli appartiene per intero: la grande biografia critica pubblicata nel 1948 non soltanto valse ad illuminare l’enigmatica figura umana di Cherubini; ma, con analisi musicologiche penetrantissime, ne sottopose all’attenzione degli studiosi, i capolavori, del genere sacro e del genere teatrale. Ma quel libro attestava anche le virtù di grande scrittore del C.: non per nulla, nel 1948-49, esso ebbe il riconoscimento d’un premio specificamente letterario come il Bagutta. Venne poi la Storia della musica che, sdegnando i tradizionali criteri di compilazione, affrontò gli autori e lo svolgimento dei periodi con l’autenticità che derivava al C . da indagini e accostamenti diretti. In tale opera, i due capitoli su Schubert e su Rossini, fra gli altri, assumono la validità eccezionale che è propria delle riscoperte. L’infaticabile attività del C. si fece sentire su tutta la rubricistica musicale italiana, in quotidiani e periodici. Al suo esempio si deve se, nelle manifestazioni migliori, i rubricisti d’oggi mirano ad evitare la freddezza accademica, per cercar di congiungere gli apporti della musicologia con la freschezza dello stile.