Dino GIGLIOLI – Storia delle mura di Ferrara – 1989

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Descrizione

Dino GIGLIOLI – Storia delle mura di Ferrara – 1989. Giovanni Vicentini editore, Ferrara; pelle con titoli dorati impressi al piatto e al dorso, cofanetto in pelle; 4°, cm 31; 2 voll.; Pagg. 223; ottimo esemplare; . Le Mura di Ferrara hanno forma vagamente triangolare e circondano pressoché l’intero abitato, la loro lunghezza è di ca 9 km. L’aspetto attuale delle mura è da riferire principalmente al XV-XVI sec. e periodi ancora successivi. Tali mura andarono ad aggiornare la cinta muraria medievale, viste le mutate condizioni della tecnologia militare, con l’adozione in massa nel corso dei secoli XV e XVI delle armi da fuoco.Partendo dal Castello Estense, seguendo corso Ercole I d’Este, si giunge alla cosiddetta Porta degli Angeli, che si apriva nelle mura quattrocentesche di Ercole I e Biagio Rossetti e nel periodo estense era considerata una delle strutture più prestigiose della cerchia muraria perché da qui transitavano ambasciatori, personaggi illustri ed i duchi che si recavano a caccia nel territorio del Barco, oggi destinato a Parco Urbano. Sempre da qui nel 1598 uscì in un sicuramente ben più mesto corteo l’ultimo duca della dinastia d’Este. Nell’area a S-W della città si trovava una fortezza del tipo a stella, demolita nel corso del XIX sec. L’ingresso in città poteva avvenire nel Rinascimento attraverso tre porte: Porta Paola, Porta S. Giovanni e Porta degli Angeli situate rispettivamente a sud, ad est, e a nord della cinta muraria. La cinta muraria possedeva numerosi bastioni, di cui non tutti integri attualmente, in particolare però risulta meglio difesa l’area sud della città. Probabilmente quest’area rappresenta l’area più antica dell’intero borgo, rimangono ancora oggi in evidenza parti della città medievale con il trecentesco Castello, la Delizia di Schifanoia, la Cattedrale di S. Giorgio. I bastioni e l’intero circuito murario sono pensati per una migliore resistenza all’attacco delle armi da fuoco. I bastioni li troviamo sia a forma di sperone, che a forma di picca, in entrambi i casi erano ben muniti di cannoniere su più livelli, il tutto era circondato da un fossato oggi ormai colmato.Le mura settentrionali sono state elevate in gran parte tra il 1493 e il 1505 nell’ambito della realizzazione dell’Addizione Erculea su progetto di Biagio Rossetti. Sono contraddistinte da torricini semicircolari e da un lungo cammino di ronda per le sentinelle. All’estremità nord-ovest si segnala il Torrione del Barco, importante esempio di architettura militare di transizione fra il ‘400 e ‘500. Da segnalare a nord la Porta degli Angeli e a est il Torrione di San Giovanni, la cui struttura circolare è tipica dell’architettura rinascimentale. Sul vicino piazzale si trova oggi una statua di Giorgio de Chirico.