Gabriele D’ANNUNZIO – Alcyone, Il piacere, La figlia di Iorio, Contemplazione della morte – 1959

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Descrizione

Gabriele D’ANNUNZIO – Alcyone, Il piacere, La figlia di Iorio, Contemplazione della morte e brani tratti da: Primo vere, Canto novo, Intermezzo di rime, La Chimera, L’Isottèo, Elegie romane, Poema paradisiaco, Odi Navali, Maia, Elettra, Merope, Asterope, Terra vergine, Le novelle della Pescara, Giovanni Episcopo, Le vergini delle Rocce, Il fuoco, La Leda senza cigno, La città morta, Francesca da Rimini, Più che l’amore, Le Chèvrefeuille, Notturno, Il sudore di sangue, Il libro ascetico della giovane Italia – 1959. Arnoldo Mondadori editore – Milano; imitlin con titoli dorati impressi al piatto e al dorso, sovraccoperta trasparente protettiva; 8°, cm 24; 1.vol; pagg. (12) 893; ottimo esemplare; prima edizione; 32 tavv. a colori f.t. su carta patinata. Gabriele D’Annunzio, principe di Montenevoso, a volte scritto d’Annunzio, come usava firmarsi (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1° marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico e giornalista italiano, simbolo del Decadentismo italiano, del quale fu il più illustre rappresentante assieme a Giovanni Pascoli, ed eroe di guerra.Soprannominato il Vate cioè il profeta, occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924.