Giuseppe MICALI – L’Italia avanti il dominio dei Romani – 1829 / 1830

134.50

Descrizione

Giuseppe MICALI – L’Italia avanti il dominio dei Romani – opera di Giuseppe Micali – 1829 – 1830. Tipografia di A. Pendola, Genova; mezza pelle con titoli e fregi dorati impressi al dorso e piatti marmorizzati; 32°, cm 14,4; 8 voll. rilegati in due tomi; pagg. 184; 181; 165; 174; 175; 150; 149; 71 LXIII; sporadiche sottolineature a matita, nel complesso ottimo esemplare; nel 1810 il Micali pubblicò a Firenze i quattro tomi de L’Italia avanti il dominio dei Romani corredandoli di un atlante degli Antichi monumenti per servire all’opera intitolata L’Italia avanti il dominio dei Romani. Vi comparivano una carta geografica e sessanta tavole, raffiguranti monumenti già editi e una ventina di inediti.Nella prefazione spiegava la ragione della sua opera con la volontà di affrancare la verità sull’Italia antica dalle leggende e dalle vulgate degli eruditi. Distinguendo tra la storia d’Italia e la storia di Roma e rivendicando l’autonomo e originale contributo delle popolazioni autoctone alla civilizzazione italiana, nella prefazione il M. mostrava di aver di mira la formazione di una coscienza nazionale: <Nuove e importanti scene nella storia del genere umano potranno meritare l’attenzione dei miei lettori. Gl’Italiani in specie vi apprenderanno a sentire un’emulazione generosa; ad eguagliare la gloria dei maggiori; ed a condurre a più nobile fine la nazionale virtù, perocché questa provincia pare nata per risuscitare le cose morte>.. nel 1810 il Micali pubblicò a Firenze i quattro tomi de L’Italia avanti il dominio dei Romani corredandoli di un atlante degli Antichi monumenti per servire all’opera intitolata L’Italia avanti il dominio dei Romani. Vi comparivano una carta geografica e sessanta tavole, raffiguranti monumenti già editi e una ventina di inediti.Nella prefazione spiegava la ragione della sua opera con la volontà di affrancare la verità sull’Italia antica dalle leggende e dalle vulgate degli eruditi. Distinguendo tra la storia d’Italia e la storia di Roma e rivendicando l’autonomo e originale contributo delle popolazioni autoctone alla civilizzazione italiana, nella prefazione il M. mostrava di aver di mira la formazione di una coscienza nazionale: .