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GREGORIO NAZIANZENO – OPERA – 1753

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Descrizione

GREGORIO NAZIANZENO – Sancti Gregorii Nazianzeni, Cognomento Theologi OPERA. Ex versione Jacobi Billii Prunaei, S. Michaelis in Eremo Coenobiarchae, una cum doctissimis Graecorum Nicetae, Serronii, Pselli, Nonnii, & Eliae Cretensis Commentariis. Quibus accessere quamplurima a Jacobo Tollio, & Ludovico Antonio Muratorio ex Vetustissimis Codicibus summo studio collecta, & Notis eruditissimis illustrata, quae in ceteris Editionibus desiderantur. Editio prima Veneta. Ceteris Auctior, & Emendatior TOMUS PRMUS TOMUS SECUNDUS – 1753. Venezia Venezia, Typis Antonii Zatta; Cartone illustrato con angoli e dorso in pelle; sul dorso fregi e titolo inquadrato in oro. Taglio a spruzzo; In-folio, cm. 37; 2 volumi; 1467 complessive; Ottimi esemplari; Hanno collaborato, con traduzioni o commenti alla stesura di questa opera: 1) Jacques de Billy de Prunay/Jacobus Billius Prunaei. Nato nel 1535 a Guise e morto a Parigi nel 1581, fu un erudito, teologo, abate benedettino dell’abbazia di Saint Michel en l’Herme, traduttore di alcuni Padri della Chiesa greci. 2) Niceta di Eraclea (o di Serre). Scrittore bizantino, diacono e maestro a Costantinopoli (1080 ca) e poi vescovo di Eraclea in Tracia; autore di opuscoli didascalici in versi, di commenti a discorsi di S.Gredorio N. e di catene (estratti dei Padri) a commento dell’AT e del NT. 3) Michael Psellus/Michele Costantino (nome da monaco) Psello (che significa balbuziente). Costantinopoli (1018-1078); fu un filosofo, scrittore, politico e storico bizantino. 4) Nònno di Panopoli (dal gr. nònnos=puro, santo). Fu un poeta bizantino vissuto probabilmente attorno alla prima metà del V sec. Nato a Panopoli(Egitto) è l’ultimo poeta della letteratura ellenistica (LeDionisiache). Dopo la conversione, scrisse l’opera in esametri Parafrasi del Vangelo di Giovanni. 5) Elia di Creta. Metropolita di Creta, nei secc. XI e XII. Fu un autore di scolii (note che gli antichi grammatici scrivevano a commento e illustrazione di un testo, per lo più a margine) alle Orazioni di S.Gregorio N., di un commento alla Scala del Paradiso di G.Climaco e di Responsa ad Dyonisium monachum. E’ venerato come Santo presso i greci. 6) Jacobus Tollius, Rhenen 1630 – Utrecht 1696. Fu un filologo olandese a cu si devono traduzioni latine di diverse opere greche. 7) Ludovico Antonio Muratori, Vignola 1672 – Modena 1750. Fu un ecclesiastico, storico e letterato; noto soprattutto per la raccolta Rerum italicarum scriptores. L’autore esaminato e di cui questa è l’opera omnia è Gregorio Nazianzeno. Nasce verso il 330 ad Arianzo, borgata nei pressi di Nazianzo (Cappadocia), dal cui nome deriva il suo appellativo. Consacrato a Dio, fin dalla più tenera infanzia dalla sua piissima madre, Santa Nonna, è inviato a scuola presso Cesarea di Palestina, poi ad Alessandria d’Egitto ed infine ad Atene, dove nasce una grande amicizia con il suo conterraneo San Basilio Magno. Gregorio rimane per dieci anni nella capitale ellenica, facendo ritorno, verso il 359, in Cappadocia e ricevendo il battesimo, come consuetudine del tempo, all’età di trent’anni. Comincia a vivere intensamente tra una vita ascetica e lo studio in compagnia dell’amico Basilio, nella solitudine della valle dell’Iris, presso Neocesarea. Lo incontriamo,successivamente, sempre con il suo grandissimo e fraterno amico Basilio, nella regione del Ponto. Dopo varie peripezie che lo vedono tornare più volte a Nazianzo, Gregorio è nominato patriarca di Costantinopoli, nomina alla quale non è estranea l’influenza di San Basilio. Fu soprattutto oratore (45 discorsi, di cronologia alquanto incerta: celebri gli Epitafi, per il fratello Cesario, la sorella Gorgonia, il padre, s. Basilio; l’Apologia per la sua fuga dopo l’ordinazione sacerdotale; le 5 orazioni teologiche, sulla Trinità) ed epistolografo (245 lettere; talune, come la 243 ad Evagrio, di discussa autenticità). Ma anche più scrisse in versi: noto il carme Sulla propria vita, in 1949 trimetri giambici; nell’Inno vespertino e nella Esortazione a una vergine offre i più antichi esempi di metrica accentuativa in greco. Hanno collaborato, con traduzioni o commenti alla stesura di questa opera: 1) Jacques de Billy de Prunay/Jacobus Billius Prunaei. Nato nel 1535 a Guise e morto a Parigi nel 1581, fu un erudito, teologo, abate benedettino dell’abbazia di Saint Michel en l’Herme, traduttore di alcuni Padri della Chiesa greci. 2) Niceta di Eraclea (o di Serre). Scrittore bizantino, diacono e maestro a Costantinopoli (1080 ca) e poi vescovo di Eraclea in Tracia; autore di opuscoli didascalici in versi, di commenti a discorsi di S.Gredorio N. e di catene (estratti dei Padri) a commento dell’AT e del NT. 3) Michael Psellus/Michele Costantino (nome da monaco) Psello (che significa balbuziente). Costantinopoli (1018-1078); fu un filosofo, scrittore, politico e storico bizantino. 4) Nònno di Panopoli (dal gr. nònnos=puro, santo). Fu un poeta bizantino vissuto probabilmente attorno alla prima metà del V sec. Nato a Panopoli(Egitto) è l’ultimo poeta della letteratura ellenistica (LeDionisiache). Dopo la conversione, scrisse l’opera in esametri Parafrasi del Vangelo di Giovanni. 5) Elia di Creta. Metropolita di Creta, nei secc. XI e XII. Fu un autore di scolii (note che gli antichi grammatici scrivevano a commento e illustrazione di un testo, per lo più a margine) alle Orazioni di S.Gregorio N., di un commento alla Scala del Paradiso di G.Climaco e di Responsa ad Dyonisium monachum. E’ venerato come Santo presso i greci. 6) Jacobus Tollius, Rhenen 1630 – Utrecht 1696. Fu un filologo olandese a cu si devono traduzioni latine di diverse opere greche. 7) Ludovico Antonio Muratori, Vignola 1672 – Modena 1750. Fu un ecclesiastico, storico e letterato; noto soprattutto per la raccolta Rerum italicarum scriptores. L’autore esaminato e di cui questa è l’opera omnia è Gregorio Nazianzeno. Nasce verso il 330 ad Arianzo, borgata nei pressi di Nazianzo (Cappadocia), dal cui nome deriva il suo appellativo. Consacrato a Dio, fin dalla più tenera infanzia dalla sua piissima madre, Santa Nonna, è inviato a scuola presso Cesarea di Palestina, poi ad Alessandria d’Egitto ed infine ad Atene, dove nasce una grande amicizia con il suo conterraneo San Basilio Magno. Gregorio rimane per dieci anni nella capitale ellenica, facendo ritorno, verso il 359, in Cappadocia e ricevendo il battesimo, come consuetudine del tempo, all’età di trent’anni. Comincia a vivere intensamente tra una vita ascetica e lo studio in compagnia dell’amico Basilio, nella solitudine della valle dell’Iris, presso Neocesarea. Lo incontriamo,successivamente, sempre con il suo grandissimo e fraterno amico Basilio, nella regione del Ponto. Dopo varie peripezie che lo vedono tornare più volte a Nazianzo, Gregorio è nominato patriarca di Costantinopoli, nomina alla quale non è estranea l’influenza di San Basilio. Fu soprattutto oratore (45 discorsi, di cronologia alquanto incerta: celebri gli Epitafi, per il fratello Cesario, la sorella Gorgonia, il padre, s. Basilio; l’Apologia per la sua fuga dopo l’ordinazione sacerdotale; le 5 orazioni teologiche, sulla Trinità) ed epistolografo (245 lettere; talune, come la 243 ad Evagrio, di discussa autenticità). Ma anche più scrisse in versi: noto il carme Sulla propria vita, in 1949 trimetri giambici; nell’Inno vespertino e nella Esortazione a una vergine offre i più antichi esempi di metrica accentuativa in greco