KANDINSKIJ Vasilij Vasil’evic – Della spiritualità nell’arte particolarmente nella pittura – 1940

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Descrizione

KANDINSKIJ Vasilij Vasil’evic – Della spiritualità nell’arte particolarmente nella pittura con 10 tavole fuori testo; Prima versione italiana di G. A. Colonna di Cesaro – 1940. Roma, Edizioni di Religio; Brossura editoriale con varie fioriture; cm. 24,4 x 17; 1 volume; 112 complessive; Molto buono, con bruniture e fioriture; Traduzione di: Über das Geistige in der Kunst. Pagine brunite e qualche fioritura; 13 tavole ft e non 10 come indicato dal titolo; 110pp,1cb. Vasilij Vasil’evic Kandinskij in russo: [?] (Mosca, 4 dicembre 1866 – Neuilly-sur-Seine, 13 dicembre 1944) è stato un pittore russo, creatore della pittura astratta. In La Spiritualità nell’Arte, parla di una nuova epoca di grande spiritualità e del contributo che le dà la pittura. La nuova arte deve basarsi sul linguaggio del colore e Kandinsky dà indicazioni sulle proprietà emozionali di ciascun tono e di ciascun colore, a differenza delle precedenti teorie sul colore, egli non si interessa dello spettro, ma solo della risposta dell’anima. Kandinskij espone le sue teorie sull’uso del colore, intravedendo un nesso strettissimo tra opera d’arte e dimensione spirituale. Il colore può avere due possibili effetti sullo spettatore: un effetto fisico, superficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte della retina di un colore piuttosto che di un altro; un effetto psichico dovuto alla vibrazione spirituale (prodotta dalla forza psichica dell’uomo) attraverso cui il colore raggiunge l’anima. Esso può essere diretto o verificarsi per associazione con gli altri sensi.L’effetto psichico del colore è determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un odore, un sapore, un suono. Perciò il rosso, ad esempio, risveglia in noi l’emozione del dolore, non per un’associazione di idee (rosso-sangue-dolore), ma per le sue proprie caratteristiche, per il suo suono interiore. Kandinskij utilizza una metafora musicale per spiegare quest’effetto: il colore è il tasto, l’occhio è il martelletto, l’anima è un pianoforte con molte corde