Luigi LIVATINO – Ferrara e la sua Università – 1981

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Descrizione

Luigi LIVATINO – Ferrara e la sua Università prefazione di Alessandro Roveri – 1981. Università degli Studi di Ferrara Centro Stampa Economato; similpelle con titoli dorati impressi al piatto e al dorso; 4°, cm 31,5; 1.vol; pagg. IX 424; ottimo esemplare; stampato su carta patinata; ricco apparato iconografico di ill. e tavv. b/n n.t.. L’Università degli Studi di Ferrara è una fra le più antiche università europee, fondata nel 1391 dal marchese Alberto V d’Este su concessione del Papa Bonifacio IX.Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1391, l’Università di Ferrara era costituita da tre corsi ovvero arte, teologia e giurisprudenza, oltre che dalla presenza di rinomati docenti come Bartolomeo da Saliceto e Guarino Guarini che ebbe fra i suoi studenti il futuro Papa Pio II.Durante il periodo rinascimentale l’Università poté godere del prestigio culturale e artistico che contraddistinse la Ferrara di quel tempo ritrovando ad ospitare nelle proprie facoltà alcuni personaggi illustri come il botanico portoghese Amato Lusitano, Domenico Maria Novara da Ferrara, Celio Calcagnini, Giovanni Manardo e Niccolò Leoniceno, che, partecipando al celebre dibattito sulla sifilide, svoltosi nel 1497, diede avvio ad un approccio scientifico al male. Fra gli studenti di rilievo spiccano i nomi di Niccolò Copernico, che si laureò in diritto canonico il 31 maggio 1503, e di Paracelso, che si laureò in medicina nel 1516.Palazzo di Renata di Francia, sede dell’Università degli Studi di FerraraNel Seicento, al passaggio della città allo Stato Pontificio avvenuto nel 1598, l’Università da grande centro intellettuale fu trasformata ad ateneo di periferia. Si ebbe una ripresa nel 1797 quando, dopo avere giocato un ruolo attivo nella Repubblica Cispadana, venne istituita, il 27 marzo, la prima cattedra di diritto costituzionale in Europa diretta da Giuseppe Compagnoni[3]. Dopo la sospensione dei titoli di laurea nel 1803, dal 1816 ripresero le normali attività di ateneo con l’istituzione delle facoltà di giurisprudenza, medicina, scienze e filosofia.Dopo l’Unità d’Italia l’Università di Ferrara divenne una università libera e, prima della Prima guerra mondiale, l’ateneo contava oltre 500 studenti risultando essere così l’università più frequentata delle libere università italiane[3]. Nel periodo fascista la scuola di Farmacia sarà trasformata nella quarta facoltà. Successivamente furono create le facoltà di Lettere e filosofia, Architettura, Ingegneria ed Economia, l’ultima delle quali istituita nel 1996.