Marcella MARIGHELLI – Un libro di spese di Leonora d’Este – 1996

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Descrizione

Marcella MARIGHELLI – Un libro di spese di Leonora d’Este 1578-1581 – 1996. Accademia delle Scienze di Ferrara; brossura editoriale figurata con titoli al piatto e al dorso; 8°, cm 24; 1.vol; pagg. VI 139; ottimo eseplare; Supplemento al vol. 72 degli Atti dell’Accademia delle scienze di Ferrara, CLXXII anno accademico 1994-1995; dedica autografa dell’Autrice. Leonora d’Este nacque a Ferrara il 19 giugno del 1537, dal matrimonio di Ercole II, duca di Ferrara, con Renata, figlia di Luigi XII re di Francia. Senza dubbio fu uno dei personaggi meno rilevanti della nobile famiglia Este, considerando che sia i fratelli (Alfonso e Luigi) sia le sorelle (Anna e Lucrezia) ebbero una vita meno dimessa e triste della sua. La splendida tutela educativa di Renata durò poco: alla morte di Ercole II, avvenuta nel 1559, abbandonò la diffidente Ferrara per tornare in Francia a manifestare quella fede calvinista che non pochi problemi le aveva procurato alla corte ferrarese. La sua partenza e l’avvento al trono di Alfonso II provocarono un radicale mutamento nella vita delle principesse. Leonora, sempre più appartata, non partecipava alle feste che la sorella Lucrezia amava organizzare e la sua salute andava con il passare degli anni peggiorando. La vita della E. continuò cosi tra una malattia e l’altra: il resoconto dettagliato è prodotto dai Libri di spesa della famiglia e si evince anche dalle numerose lettere di principi, segretari, tortigiani, preoccupati per la sua salute. Verso la fine del 1565 giunse alla corte ferrarese Torquato Tasso, che entrava al servizio del cardinale Luigi. L’incontro di Tasso con la E. si fa risalire al 1566 e numerose furonole illazioni che hanno fatto del Tasso e di L. una coppia dall’amore infelice e travagliato: leggenda che tutto l’Ottocento e buona parte della critica del Novecento hanno accettato e anche alimentato. Il 1574 fu un anno importante per la principessa estense, che dovette assumersi la responsabilità della reggenza dello Stato e seppe farlo in modo energico e risoluto. Un aspetto, questo, senza dubbio inedito, che nulla ha in comune con l’immagine sbiadita che di lei la storia ci ha consegnato. Dopo la morte della madre Renata, avvenuta il 2 luglio del 1575, la vita di L. fu interamente occupata dal compito di amministrare i beni del fratello, il cardinale Luigi, che peraltro andavano sempre più dissestandosi. Gli ultimi anni furono turbati dalle continue liti d’interesse tra i due fratelli in cui L. dovette svolgere una lunga e faticosa funzione di paciera. La malattia avanzava inesorabilmente e il 19 febbr. 1581 la portava alla morte.