Miguel DE CERVANTES – Don Chisciotte della Mancia – 1982

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Descrizione

Miguel DE CERVANTES – Don Chisciotte della Mancia. Traduzione, introduzione e note di Vittorio Boldini – 1982. Torino Torino, Giulio Einaudi Editore; imitlin con titoli al dorso, taglio superiore colorato, sovraccoperta e contenitore in cartone rigido figurati; 8°, cm 22; 1; XLI 1201; ottimo esemplare; 8 Tavv. a colori a tutta pagina f.t. di cui una al frontespizio. Sesta edizione nella collana I Millenni. Miguel de Cervantes Saavedra (Alcalà de Henares, 29 settembre 1547 – Madrid, 23 aprile 1616) è stato uno scrittore, romanziere, poeta, drammaturgo e militare spagnolo.Firma di Cervantesè universalmente noto per essere l’autore del romanzo Don Chisciotte della Mancia, uno dei capolavori della letteratura mondiale di ogni tempo. In quest’opera, pubblicata in due volumi nel 1605 e nel 1615, l’autore prende di mira con l’arma della satira e dell’ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo; contrapponendo all’allampanato cavaliere, che immerso in una perenne insoddisfazione insegue un sogno esaltato e maniaco di avventure e di gloria, la figura del suo pingue ed umanissimo scudiero, incapace d’innalzarsi al di sopra della piatta realtà.La sua influenza sulla letteratura spagnola è stata tale che lo spagnolo è stato definito come la lingua di Cervantes ed a lui è stato dedicato l’Istituto di lingua e cultura spagnola.Don Chisciotte della Mancia (titolo originale in lingua spagnola: El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha) è la più importante opera letteraria dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes Saavedra, e una delle più rappresentative della letteratura mondiale. Vi si incontrano, bizzarramente mescolati, sia elementi del genere picaresco, sia del romanzo epico-cavalleresco, nello stile del Tirante el Blanco e del Amadìs de Gaula.Cervantes, che si era aggregato alla flotta Cristiana alla volta di Lepanto, di ritorno da quell’estenuante battaglia fu ricoverato presso l’Ospedale Maggiore della città di Messina nella quale si riuniva il vertice di Don Giovanni d’Austria. E fu proprio a Messina, in quel momento così importante della sua esistenza, durante la convalescenza, che egli iniziò a scrivere il suo capolavoro, ossia il Don Chisciotte della Mancia. Il pretesto narrativo ideato dall’autore è la figura dello storico Cide Hamete Benengeli, di cui Cervantes dichiara di aver ritrovato e tradotto il manoscritto in arabo nel quale sono raccontate le vicende di Don Chisciotte.Pubblicato in due volumi a distanza di dieci anni l’uno dall’altro (1605 e 1615), il Don Quijote è l’opera letteraria principale del Siglo de Oro ed è il più celebrato romanzo della letteratura spagnola.