Ornella M. NOBILE VENTURA – Filosofia e religione in un metafisico laico: P. Carabellese – 1951

15.50

Descrizione

Ornella M. NOBILE VENTURA – Filosofia e religione in un metafisico laico: P. Carabellese – 1951. Fratelli Bocca editori, Milano; brossura editoriale con titoli al piatto e al dorso; 8°, cm 20,5; 1.vol; pagg. 173; lieve scolorimento della legatura, nel complesso ottimo esemplare; prima edizione; ritratto di Carabellese all’antiporta stampato su carta patinata. Pantaleo Carabellese (Molfetta, 6 luglio 1877 – Genova, 19 settembre 1948) è stato un filosofo italiano. A partire da una critica ferrata alla dottrina cartesiana (Le obbiezioni al cartesianesimo, 3 volumi, 1946; Il circolo vizioso in Cartesio, 1938), portò a compimento studi critici su diversi autori, tra i quali spiccano Immanuel Kant e Antonio Rosmini (tesi di laurea). Elaborò la dottrina dell’ontologismo critico, in cui l’essere non è mero oggetto della coscienza ma è a essa intrinseco come fondamento irriducibile, cioè essere-di-coscienza, che in ultima istanza altri non è che Dio (che, come gia’ asseriva Vico, è e non esiste).Difese l’oggettività essenziale dell’Essere e la filosofia, non come sapere specialistico trincerato, ma come operatrice per l’umanità tutta così che la coscienza filosofica esplica quella teoria che nel diversificarsi concreto della spiritualità risulta necessariamente implicita. E allora lo sforzo della filosofia non potrà mai, quindi, essere compiuto atto–seppure la teoria…si…attu[i] sempre in una pratica, che è l’altro termine del concreto (Il Problema della Filosofia da Kant a Fichte, p. 7). Insomma Carabellese difese la filosofia come ascesa teoretico-razionale a realtà teologiche, o come sentiero vergente al fondamento comune della vita politica e che alla politica rimane irriducibile.