Silvio PELLICO – Le mie prigioni – S. d.

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15.50

Descrizione

Silvio PELLICO – Le mie prigioni con introduzione e commento di Michele Lupo Gentile – S. d.. Società Anonima Editrice Francesco Perrella, Napoli; brossura editoriale decorata con titoli al piatto e al dorso; 8°, cm 21,5; 1.vol; pagg. VI 168; lievi tracce d’uso alla rilegatura, sporadiche fioriture, nel complesso più che buon esemplare; alcune tavv. b/n f.t.. Pèllico, Silvio. – Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 – Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, fu recluso nel carcere dello Spielberg. Da quest’esperienza nacquero Le mie prigioni (1832), memorie a cui per lo più è legata la sua fama, che suscitarono ovunque simpatia per l’Italia e odio contro lo straniero.Pellico visse in carcere per dieci lunghi anni. La dura esperienza carceraria costituì il soggetto del libro di memorie Le mie prigioni, che ebbe grande popolarità ed esercitò notevole influenza sul movimento risorgimentale. Metternich ammise che il libro danneggiò l’Austria più di una battaglia perduta. Il Pellico scrisse anche le Memorie dopo la scarcerazione, testo andato perduto.