WALICKI Andrzej – Una utopia conservatrice storia degli slavofili – 1973

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Descrizione

WALICKI Andrzej – Una utopia conservatrice : storia degli slavofili A cura e con prefazione di Vittorio Strada – 1973. Torino : Einaudi; Cartone editoriale con titolo al dorso e sovraccoperta con fondo verde; cm. 21,4 x 15,5; 1 volume; 628 complessive; Molto buono, con alcune tracce d’uso; Tit. orig.: W kregu konservatywnej utopiie trad. di Michele Colucci. XVIII, 603, 1pb, 3ccnn.. Stanislaw Andrzej Walicki (nato nel 1930 a Varsavia ) è uno storico e filosofo polacco. E’ stato professore presso l’Università di Notre Dame (USA) e membro dell’Accademia polacca delle Scienze e autore di numerose opere di filosofia socio-politica, tradotti in molte lingue, con temi preferiti come la filosofia nazionale polacca, la storia del marxismo e del liberalesimo. Insieme con L. Kolakowski , Baczko e J. Szacki formaa cosiddetta Scuola di Varsavia di storia delle idee – warszawska szkole historii idei. In questo libro esamina gli slavofili; la slavofilia è un movimento intellettuale russo del XIX secolo nato dal dibattito sulle idee filtrate dall’Europa occidentale. Nella Russia di Nicola I (1825-1854) concentrò l’intelligencjia attorno al problema del destino politico e sociale del paese. Gli slavofili dettero vita a una corrente filosofica, politica e letteraria tesa al recupero dei valori della Russia patriarcale, contadina e cristiana, avversa all’autocrazia consolidatasi sulla scia delle riforme occidentalizzanti volute da Pietro il Grande. Intellettuali come Kiréevskij, Chomjakov e i fratelli Aksakov inserirono il mondo contadino russo in una visione religiosa e romantica, opposta a quella illuminista, statalista e liberale degli ufficiali nobili protagonisti del moto decabrista (1825). Questa Russia ideale fu esaltata quale contraltare dell’Occidente individualistico, urbanizzato e scettico. Gli slavofili elaborarono un’interpretazione originale della storia russa identificando nelle comunità contadine (obscina, mir) una forma peculiare di socialismo e nel popolo russo la forza capace di rigenerare la civiltà. Il contrasto ideologico con gli esponenti dell’occidentalismo (zapadniki), a lungo discusso, viene considerato un approccio divergente al problema comune dell’opposizione al regime zarista.